da Pier Franco Schiavone
Mai espresso opinioni sul libro di Morucci. Ho detto che non lo voglio leggere. Tuttavia ho diritto a dire la mia sulle carceri, benché, ti faccio notare, non l’abbia ancora fatto! Mai detto che con due libri ne so più di Morucci, ho scritto il contrario, cioè che ci si possa fare un’opinione, senza essere esperti. A Morucci contesto il livello intellettuale e l’arroganza (si è sottratto al dibattito e immagino perché, in compenso dà dell’approssimativo al suo interlocutore, però, CSF, su questo non sei intervenuto). Quando scegliamo un libro, lo facciamo per imparare qualcosa, ma non ritengo di aver nulla da imparare da chi stravolge la storia. Una mia amica, direttrice di carcere, è morta per il suo lavoro di cui mi ha parlato spesso. Ho un amico, guardia carceraria, che in carcere ha vissuto a lungo. Ho un’amica che insegna ai detenuti e che mi ha detto molto sui loro punti di vista. Per chi non lo sapesse, esiste anche un blog dei detenuti di Torino (www.dentroefuori.org) che va avanti a fatica; sai che in carcere Internet non è permesso. Tutto questo, sul tema carceri, mi basta. Morucci dica quello che vuole, ma spero si possa avere la libertà di non ascoltarlo.
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