Siccome avevo avuto l’impressione che a qualche amico del blog fosse sfuggita la meccanica dell’assegnazione delle case popolari, mi era sembrato utile ricordare quello che non è altro che un’ovvietà. Evidentemente non è stato così. A questo punto devo fare tre precisazioni per chiarire meglio il mio pensiero. 1) Il privato può affittare il suo appartamento a chi vuole obbligandosi, insieme alla controparte, al solo al rispetto della legge. 2) Gli enti e lo Stato, oltre il rispetto della legge, essendo istituzioni pubbliche, devono garantire anche l’equità di trattamento con l’emanazione di norme particolari. 3) Un politico oltre alla legge ed eventualmente alle norme particolari di cui al punto due, “avrebbe” l’obbligo personale di un comportamento etico/morale consono appunto al ruolo pubblico che occupa. Sul punto tre possiamo fare tutte le critiche che vogliamo… Anche invocare le dimissioni.
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