La riprovazione che si esprime di solito a proposito dell’episodio del Duce a piazzale Loreto secondo me è molto semplicemente un anacronismo. Parliamo e valutiamo ora secondo dei criteri che all’epoca non esistevano e non potevano essere concepiti. Sarebbe come indignarsi per l’inaudita violenza di un’esecuzione tramite ghigliottina quando invece essa era esattamente l’esatto contrario, e cioè la più rapida ed indolore delle condanne a morte. Così ora l’esposizione dei corpi del Duce e di altri gerarchi ci appare un gratuito oltraggio mentre in realtà non era che il modo per diffondere una notizia in un epoca in cui non c’erano né internet né telefonini. Una notizia che era importante che molte persone potessero confermare in qualità di testimoni oculari. Anche averli appesi per i piedi (che sembra un affronto) è stato in realtà un atto di rispetto. Se avessero dovuto tenerli dritti di fatto avrebbero dovuto impiccare dei morti, e non hanno voluto farlo. Inoltre sollevarli è servito anche (e forse è stato fatto principalmente) a sottrarre i corpi alle aggressioni di quelli che, più vicini, potevano colpirli mentre la folla enorme, che riempiva piazzale Loreto ovviamente non poteva partecipare a nessun oltraggio. So queste cose perché me le ha raccontate mio padre, che c’era.
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