di Maria Novella Oppo (grazie a Paola Bensi)
Tra gli effetti negativi della crisi di governo, c’è anche il fatto che è tornato a imperversare in tv Maurizio Gasparri. Al momento di scrivere lo abbiamo già visto in ben 5 diverse collocazioni televisive. A Omnibus (ore 8), non faceva che ridacchiare. D’altra parte, bisogna aver pazienza: ha l’età psicologica delle elementari e non ha neanche frequentato la scuola materna. E perché rideva? Perché un altro partecipante al dibattito aveva condannato la minaccia berlusconiana della marcia su Roma. Per Gasparri il fascismo (vittime comprese) è il massimo del divertimento. E, dopo questa performance mattutina, abbiamo dovuto rivedere il disonorevole di An ad ogni tg e risentirlo recitare la battuta secondo la quale prolungare la vita delle Camere sarebbe solo accanimento terapeutico. Certo, per lui, molto meglio ammazzare il malato a manganellate e abbattere anche l’ospedale. Purché Berlusconi possa continuare a fare i suoi interessi e magari, chissà, avere di nuovo bisogno di un cretino come ministro.
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