da Pier Franco Schiavone
Pistorius corre i 400 metri in 46,56 mentre il record del mondo in questa specialità è di 43,18. Gli atleti olimpici corrono su tempi lontani dal record sulla base di decimi di secondo. Pistorius parteciperebbe alle prime eliminatorie, ma non raggiungerebbe nemmeno le semifinali. Sui 100 m. quest’atleta corre in 10,91, cioè oltre un secondo meno del record del mondo; questo significa che in un’ipotetica finale olimpica, dove si piazzano i migliori, a Pistorius darebbero almeno 10 metri. Dunque? Quale vantaggio dovrebbero temere gli atleti normodotati? Nessuno! Il fatto è che il comitato olimpico teme gli effetti delle prestazioni di quest’uomo, sul teatro mondiale della perfezione fisica. Gli sponsor inorridirebbero a vedere un uomo senza gambe in grado di gareggiare, seppur perdendo certamente. In un’epoca in cui si studiano fibre tessili con la nano tecnologia per rendere migliore l’efficienza aerodinamica delle tutine o materiali plastici per le calzature per diminuire l’effetto dell’aderenza al suolo, le molle di Pistorius sarebbero fuori luogo? Non scherziamo!
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