da Paola Altrui
Caro Ceratti, se ben ricordo la “non negoziabilità” dei valori cattolici è stata categoricamente ribadita dal Vaticano in relazione al disegno di legge sui DICO (e già precedentemente, in occasione del referendum in materia di procreazione assistita). Dubito che fossero in gioco questioni religiose: si è trattato di un vero e proprio “richiamo all’ordine” dei parlamentari cattolici – o sedicenti tali -, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Caro Stucchi, concordo pienamente: chi vuole iscriversi al club del tennis lo faccia pure e giochi liberamente; purché non pretenda di annoverarmi fra i soci, non mi imponga di sottostare alle regole del circolo o di pagare la quota di iscrizione, non pretenda di parlare a nome di tutti i tennisti (e, soprattutto, di chi non ama il tennis o lo sport in generale).
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