da Alessandro Ceratti
Sollecitato, cerco di spiegare a Grondona il “pensiero democratico” diDi Pietro. La cosa è piuttosto semplice: le scelte politiche di DiPietro non dipendono in nessun modo da una collocazione politicaideologicamente presa una volta per tutte e impossibile da rimettere indiscussione. In poche parole: molti parlamentari e ancora più elettorisi dicono “di sinistra” e questa condizione inesorabile condizionapreliminarmente qualunque altra scelta. Ne deriva consenso pregiudizialeverso le iniziative di questa parte politica e tolleranza indistintaverso le eventuali pecche, magagni errori che essa compie. (…)
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