da Silvia Palombi
La nostra veterinaria, che col capello biondo e l’occhio dolce camuffauna donna al tungsteno, mi chiama e mi fa: ti porto a vedere uncucciolo abbandonato, sta in gabbia da 15 giorni, domani finisce alcanile. LO DEVI SOLO VEDERE. E fu così che dal 28 nel sottotetto di viaSolferino siamo in due. 7/8 mesi, era seduto al centro di una rotondadavanti all’Humanitas come un pezzo di carbone su una torta digalaverna, gelato e spaventato, copia in scala ridotta di Bernardo, ilcane che avevo prima di Ugo, metà spinone metà schnautzer gigante,taglia vitello (l’Erasmo di cui parlo in Buon Viaggio, E LA VETERINARIALO SAPEVA BENISSIMO). Il mio quasi novantenne genitore facendo laconoscenza di gnappetto ha detto che è un Bernardo nano, da cui Bernanodetto Nano. Che si rasserena ogni giorno di più.
Nessun commento.
Commenti chiusi.