da Isabella Guarini
Caro CSF, nel caso delle dimissioni del Ministro di Grazia e Giustizia, proprio perché gli affetti familiari prevalgono sugli interessi pubblici, sarebbe stato opportuno da parte del Presidente della Giunta Regionale non inserire nel suo listino di premio elettorale la moglie di un Ministro, eletta poi Presidente del Consiglio Regionale. Mutatis mutandis è lo stesso conflitto d’interessi che si attribuisce a Berlusconi. In queste ore, tra Rifiuti-monnezza, Rifiuti-Sapienti al Papa, Rifiuti del Ministro di Grazia e Giustizia, sembra quasi il film della caduta dell’impero (di) Romano!
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