da Pier Franco Schiavone
Boh, ho scritto come mi è venuto e il correttore (bastardo!) me l’ha avallato. Questa è la dimostrazioine che gli Italiani citano a sproposito. Non parlo una parola di francese, anche se da bambino, stando oltre un anno in Francia, lo parlavo, poi l’ho dimenticato, ahimé! Però me la cavicchio con l’inglese e parlo bene il Portoghese. Quanto a Carla Bergamo, non intendevo riprenderla, quel midia è stato solo uno spunto per un post ironico. Sono contento che non abbia niente contro i nomi stranieri e strani, nemmeno io, sarei scemo. Semplicemente affibbiare un Christian invece di Cristiano, o Tobias invece di Tobia, mi sembra un po’ patetico; magari i nomi inglesi o francesi tra 100 anni entreranno di diritto nella nostra anagrafe senza nemmeno italianizzarli, come si è fatto per i nomi di origine ebraica o greca, un giorno sarà normale chiamare i figli John o Jasmine. Solo mi chiedo perchè in Inghilterra o in Francia, Inglesi e Francesi non chiamano i loro figli Francesca o Claudia o Fabio. L’unico nome alla moda è Rocco. Quanto alle stranezze, mi risulta che un americano appassionato d’opera, voleva chiamare la figlia Condolcezza, ma sbagliarono all’anagrafe ed è venuta fuori Condoleeza, che poi sarebbe diventata amica di D’Alema.
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