da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Caro Schiavone, non ho una fede religiosa ma non mi sognerei mai di dire che l’umanità ne sarebbe più felice senza. La superstizione è ben altra cosa. Non confonderei l’istituzione religiosa con la possibile religiosità della vita, intesa come “maniera soggettiva di sentire i rapporti col divino, non necessariamente legata a una particolare religione storica”. Che la chiesa sia fuori orario, credo, è sotto gli occhi di tutti. Quanti cattolici arrivano illibati al matrimonio? E quanti ne restano uniti fino alla fine amandosi veramente? Sono anticlericale, ma come si fa a non amare una persona come Don Ciotti? Non credo che professi il suo credo agitando una croce nell’aria contro satana. Il sapere contempla anche la spiritualità. Non credo che l’evoluzione abbia fatto a meno di popoli come i Greci: mi pare che non fossero tutti atei, o no? E per concludere, se devo dirla tutta, questo Papa rappresenta un paradosso: a me sembra molto effeminato, potrebbe essere un papa gay per buona pace di molti… altro che santo padre. Giovanni Paolo II si, che aveva la tempra di un padre, pur con tutti i suoi “limiti” e difetti.
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