da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Sconcerto bipartisan in Parlamento dopo le dimissioni DI Mastella. Il ministro della Giustizia, rassegnando le dimissioni in un momento di sconforto, avrebbe contravvenuto al tacito accordo adottato ormai da tutte le forze politiche italiane: quello che le dimissioni vanno utilizzate come arma di ricatto nei confronti dei propri compagni di coalizione o come strumento di lotta politica, invitando gli avversari a rassegnarle. Vanno comunque sempre e solo minacciate o richieste ma mai rese esecutive. Per non creare un pericoloso precedente, è opportunamente intervenuto il presidente del Consiglio Prodi: sostituirà temporaneamente Mastella in attesa che l’ex guardasigilli ci ripensi. Inventando così un nuovo tipo di dimissioni, quelle ad interim
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