da Vittorio Grondona – Bologna
Mi spieghi il signor Ceratti in quale modo possa essere “alienato” il diritto delle donne al ricorso della pratica dell’aborto. Chi se lo prende quel diritto? Lo stato? Il maschio? L’aborto poi non è la soppressione di un essere umano, ma nella realtà è l’interruzione della primissima parte del ciclo di formazione dell’essere umano, il quale è completo ed ufficialmente riconosciuto tale solo quando nasce nel vero termine della parola. Infine sarei pure io felicissimo se si riuscisse a formare una società mondiale in cui il rispetto della vita, del suo iter preparatorio e successivo, della sua completa e felice accettazione come dono prezioso all’umanità, sia riconosciuto ed agevolato da tutti e non solo a parole. Purtroppo non è ancora così. Spero che fra i miracoli dei nuovi santi sia in programma anche quello che ci renda finalmente migliori con il nostro prossimo. Potremmo amare di più la vita nostra e degli altri e di conseguenza desiderare tutti di abolire definitivamente le guerre e gli aborti.
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