da Giulio Bulgarelli, Correggio
Tornavo su in ufficio, col mio caffè preso giù nel seminterrato alla macchinetta aziendale. Cattivo, come quasi sempre, tranne un breve periodo verso la fine dell’anno scorso; eppure continuo a metter dentro la chiavetta. Lo guardavo fisso e mi son venuti alla mente Occhetto, Amato, Rutelli, Fassino, D’Alema, Prodi, Veltroni. Quelli continuo a votarli, questo continuo a berlo. E continuo anche a pensare che potrei aver diritto a qualcosa di meglio.
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