SUL CAMINO DE SANTIAGOSEPTIMO DIACEBREIRO
Non ce l’ho fatta ad arrendermi e stamattina mi sono presentato alla partenza. Siamo solo tre ad affrontare la tappa di 30 km con arrivo in cima al Cebreiro, 1300 metri s.l.m, 20 km di piano e 10 di salita al passo. Antonio Bozzo infatti preferisce anche oggi non sfrucugliare la sua “ampolla” (vescica) al mignolo destro e l’imbelle Ceratti che ieri faceva il ganzo (“arrivo prima io, arrivo prima io, voi andate troppo piano”) decide di rinunciare ad arrivare primo. Ieri sera ho finito la mia intervista e questo è il mio ultimo giorno. Finisce qui la mia avventura mistica. Là dove Coelho ebbe le sue visioni mistiche io vedo solo una natura fantastica. Il Cebreiro è proprio bello e i paesini che attraversiamo fantastici. Commozione e scambio di baci con Giovanna, Antonio, Chiara, Sergio, Maurizio e Piegiorgio che sono stati gentilissimi con me ed hanno sopportato perfino Ceratti. Loro continuano fino a Santiago. Mancano 150 km. Io torno a Leon, poi aereo per Madrid, poi aereo per Malpensa. Poi treno per Rovereto. Poi auto per Masetti. Era più semplice quando andavo a piedi.ps. D’accordo, ho fatto il camino per motivi di lavoro, ma mi sembrava comunque strano compiere un percorso di origini e significati religiosi. Ho deciso che la vita del pellegrino non è la mia. Se dovessi rifare qualcosa del genere la farei a ritroso, per vedere la faccia della gente, per dimostrare la mia estraneità alle loro motivazioni. Voglio lanciare lo “spellegrinaggio”.
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