da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Cara Silvia, meno male che di tanto in tanto scandisci, con le tue incursioni di vita privata, la narrativa di questo blog. Questo non perché i vari brani non siano interessanti o piacevoli anzi, solo che è opportuno prendere fiato. Soprattutto per quello che ci aspetterà dopo il 14 aprile. Di sicuro, e mi rivolgo al caro Ceratti, bisogna crederci per vincere. Se sono pessimista mi succede male, diversamente accade quando credo che le cose fileranno lisce come l’olio. Dai 12 ai 13 anni anelavo, come un assetato all’acqua, al motorino. Più volte e un po’ timidamente sollecitavo mio padre, ma le condizioni economiche non lo permettevano. Ho smesso di pensarci, anche se in cuor mio era presentissimo e certo. Un giorno, il 16 luglio 1976, mio padre mi chiese di accompagnarlo da un amico. Quell’amico era il concessionario Piaggio di Lamezia e io saltai, insieme al mio cuore, in sella al mio aspiratissimo Bravo, acquistato a rarte!
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