da Pier Franco Schiavone, Milano
Poniamo che Magdi Allam abbia pensato: farsi battezzare dall’erede di Pietro è un onore altissimo; dobbiamo prendere atto che ha manifestato con grande orgoglio la sua nuova fede. Tuttavia in Italia le chiese sono colme solo di turisti, quanti Italiani davvero credono e per quanti invece la religione confina con la superstizione? Quanti credenti di comodo esistono (nel dubbio, meglio credere, non si sa mai)? Quanti sono davvero disposti a seguire un intellettuale tedesco creazionista, e quindi oscurantista, che ha scelto l’Italia come luogo sperimentale? Dalle parole del papa, a parte le frasi di circostanza, sono spariti i riferimenti ai problemi epocali. Insiste sull’aborto e sul divieto di contraccezione e dimentica che ogni minuto nel mondo muoiono di fame circa 10 bambini (dati FAO). Parla della periferia Romana e dimentica le favelas. I non credenti, che sono tanti, hanno paura a dire: non credo! e a volte (perdonami Guasto) sembra che ritengano doveroso riconoscere rispetto per le scelte religiose; io la penso diversamente, credo che le religioni, tutte, siano una iattura per l’umanità e penso che chiunque faccia una scelta religiosa sbagli.
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