da Vittorio Grondona – Bologna
Malpensa è una cattedrale nel deserto. Avere costretto politicamente l’Alitalia ad utilizzarlo è stata una scelta di una gravità imperdonabile. Io penso proprio che il prospettato fallimento della nostra compagnia di bandiera sia attribuibile esclusivamente ad una discutibile gestione manageriale e politica. In questo disastro economico, Malpensa ha avuto la sua parte di responsabilità strategica, vuoi per la presenza oggettiva dei gravi inconvenienti di alcune rotte internazionali, vuoi per la precarietà dei collegamenti con il capoluogo lombardo. Non sono in grado di contestare i bilanci, sia quelli indicati da Bolchi, sia quelli dichiarati dall’ex Ministro dei trasporti Bersani… Fatto sta che gli stessi, al di là degli alti e bassi fisiologici di ogni grande azienza pubblica, sono drasticamente precipitati di continuo in concomitanza dell’utilizzo del favoloso scalo del nord. In tutta la faccenda l’unica cosa fuorviante non è la mia affermazione, ma è la vergognosa leggerezza con la quale vengono gestiti i soldi degli italiani.
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