da Paolo Cape’
Leggo il fondo di Panebianco sul Corriere di oggi e mi deprimo. Ancora una volta passa l’idea che qualsiasi indagine che riguardi un politico sia una “invasione di campo” della magistratura, da rendere impossibile una volta per tutte. Ancora una volta passa l’idea che le intercettazioni telefoniche, pur eseguite seguendo le procedure nell’ambito di un’inchiesta penale, sono da considerarsi una grave violazione dei diritti individuali dei cittadini. Inoltre il povero Di Pietro viene rappresentato unicamente come feroce giustizialista, dimenticando del tutto, tra l’altro, il suo operato come ministro, che ha sbloccato importanti opere pubbliche e rinegoziato le concessioni autostradali, finalmente a favore dei consumatori.
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