da Paolo Beretta
Pierini, possiamo vedere la cosa da due punti di vista. Se parliamo a livello concettuale, allora anche i contributi pensionistici sono un debito, visto che al momento del pensionamento dovranno essere corrisposti dall’INPS come, appunto, pensione, così anche una qualsiasi persona che accende un mutuo contrae un debito, ma all’inizio i soldi entrano, da cui il nome di entrata. L’unico modo che avrebbe l’INPS per avere entrate senza debiti sarebbe quello di produrre un utile ma, dato che non è una fabbrica, non può farlo. Quelle che l’INPS chiama entrate, quindi, sono semplici movimenti di cassa. Le aziende devono corrispondere i soldi del TFR all’INPS, quindi nessun trucco. Se invece parliamo a livello contabile, non ho certo la competenza per approfondire la cosa anche se una chiacchierata con chi la competenza ce l’ha, mi ha confermato bene o male il mio punto di vista. Però se in contabilità devo scegliere tra un suo parere (o di Boeri o Giavazzi) e quello di Padoa Schioppa, mi perdoni ma scelgo quest’ultimo. Sia detto assolutamente senza offesa.
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