da Alberto Arienti
In Italia la satira è diventata una cosa greve e grave, senza più leggerezza ma piena solo di consapevolezza, forse perchè si è in parte sostituita ai media, diventati troppo ossequiosi al potere. Da ciò ne consegue che l’obbiettivo dei nostri satici si è via via spostato dalle “battute” alla “controinformazione”. Il risultato lo abbiamo sotto gli occhi: Beppe Grillo che fa politica e Travaglio che scrive i testi per la Guzzanti e nessuno che ride più.
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