da Vittorio Grondona – Bologna
A volte mi vengono strani pensieri. Per esempio: se un bel giorno gli scrittori di facile penna smettessero di scrivere libri a getto continuo ed i cantanti la piantassero di riciclare il passato con la solita terna di dischi in cofanetto, scommetto che sarebbe la volta buona che, almeno a Natale, si potrebbero finalmente vedere alcuni programmi televisivi, cd di breve intrattenimento, senza assistere principalmente a barbose e mielose interviste pubblicitarie del capolavoro di turno fra una nenia di consigli per gli acquisti e l’altra. Usare la TV per questo scopo, riservando peraltro le attenzioni nelle ore migliori esclusivamente ai soliti noti, non mi sembra il massimo del buon gusto per il rispettare gli universali settori della letteratura e della musica. Si dice “largo ai giovani…” Ma quando mai!
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