da Pier Franco Schiavone
Luttazzi fa una satira coprofila. Luttazzi fa una satira sgradevole. Luttazzi fa satira ma dimentica il gentleman’s agreement col pubblico. Ma per favore, Luttazzi fa satira, dura, estrema, è l’unico in Italia che la fa senza compromessi, dio ce lo conservi. Cosa vuol dire è andato oltre? Chi fa satira deve andare oltre, sennò che satira è. L’immagine evocata da Luttazzi è un insulto se raccontata da chiunque non faccia satira. Qual è il discrimine: satira-insulto? Evocare o non evocare immagini scatologiche? È più grave quello che ha detto Luttazzi o quello che ha detto Berlusconi, che ha affermato che era contrario alla guerra in Irak? Conoscete un altro modo per rendere l’abominio per il disgustoso, cinico voltafaccia di Berlusconi? Non aveva Luttazzi detto, poco prima, che la guerra in Irak, voluta da Bush, Berlusconi e Blair, è un macello? E Ferrara, di cosa si lamenta (poco a dire il vero, perché fesso non è)? Doveva aspettarsi lo strale della satira dopo il suo appoggio alla guerra. I guerrafondai sono un pericolo per i nostri figli, non un comico.
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