L’uomo che non c’è
Presidente, lei è matto?“Chiariamo una cosa. Era “matto” anche Erasmo da Rotterdam. Era “matto” anche Tommaso Moro che tutti credevano che stesse scherzando e per rimanere fedele alla Chiesa cattolica si è fatto tagliare la testa dopo aver raggiunto l’apice del “cursus honorum” di un cittadino inglese dell’epoca”.Rifaccio la domanda e lasciamo perdere Erasmo. lei è matto?“Lafollia è un ingrediente necessario dell’intelligenza. Così come bisogna distinguere tra colti ed eruditi, gli eruditi sono quelli che hanno letto molto, i colti sono quelli che hanno letto e hanno dimenticato quello che hanno letto mantenendone il concetto e soprattutto il senso universale…”Presidente, risponda, lei è matto?“Io sono evoluto. Io soffro e ho sofferto di depressione. Vuole che le faccia un elenco dei grandi depressi della storia? Churchill, Roosevelt, Newton, Kafka, Dostojewsky…”Non sarà matto ma si è certo montato la testa…“La depressione può colpire solo persone molto intelligenti. Allora. Sai come è nata la voce della mia follia quando ero presidente della Repubblica? E’ vero, io facevo cose un po’ strambe. Ma perché le facevo?” Perché le faceva?
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