da Pino Granata
La notizia che Veltroni e C. stanno vendendo L’Unità agli Angelucci è di quelle che mi sconvolgono. Questo giornale è stato per decenni il fiore all’occhiello dei Comunisti. Ricordo con rabbia e gelosia le domeniche mattina quando nel popoloso quartiere di Gorla vendevo l’Avanti e pochi metri più in là c’erano i compagni comunisti (allora ci chiamavamo compagni) che ogni copia dell’Avanti che noi vendavamo loro ne vendevano almeno dieci. L’Unità era la Bibbia dei Comunisti e guai a toccargliela. Il pensiero che questo glorioso giornale possa finire nelle mani dell’editore di Feltri mi provoca una forte nausea e mi fa domandare: dove andremo a finire?
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