da Pier Franco Schiavone
Fu garante della Costituzione, ma tentò di mandare all’aria la democrazia in questo Paese, ritengo che fu lui il responsabile della crescita della Lega. Appellò come Zombie un capo politico che rappresentava la metà degli Italiani. Ammise, costretto dagli eventi e non per coraggio, di aver fatto parte, dal dopoguerra, di una formazione paramilitare; roba da galera? Noo, ne parlò addirittura durante un messaggio di fine anno! Fu la causa scatenante delle sue esternazioni. Quelli di Gladio? Bravva ggénte! Patriótti! Contro chi? Contro masse di cittadini comuni che aspettavano trepidanti l’Armata Rossa. E così, italianamente, si auto-assolse. Assolve anche, apoditticamente, Mambro e Fioravanti e addossa la responsabilità della strage di Bologna ai Palestinesi; prove? Zero, un teorema. Sa sempre tutto, ricordate quando disse che Materazzi aveva dato dello sporco arabo a Zidane, chiedendo scusa al francese a nome degli italiani? Che figura! Dice che un prete, che per questo oggi è Vescovo, confessò Moro; la prova? Moro conosceva le posizioni interne alla DC, come se i Brigatisti non avessero informazioni. È pazzo? No, è un uomo erudito, questo sì (anche se lui esagera e si spaccia per grande teologo) che, grazie ad una serie di situazioni favorevoli, ha avuto immeritato successo e ora si prende gioco di tutti sapendo che non ne pagherà mai le conseguenze.
Nel frattempo, comunque, il libro è esaurito ed è andato in ristampa (csf)
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