da Paola Altrui
Questa volta concordo pienamente con Isabella Guarini: il diritto di voto implica il potere di scegliere coloro che assumeranno, a nostro nome e per nostro conto, decisioni destinate ad incidere in modo determinante sulla nostra vita. Di conseguenza, tale diritto dovrebbe essere riservato a coloro che risiedono stabilmente nel nostro Paese, concorrono al suo progresso economico e sociale, finanziano con le proprie tasse il funzionamento (o il malfunzionamento) dello Stato. Ciò non significa recidere i legami con i nostri connazionali all’estero o negare la loro “italianità”, bensì riaffermare lo stretto rapporto di reciprocità ed interdipendenza fra diritti e doveri, decisioni e responsabilità.
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