da Vittorio Grondona – Bologna
Boeri e Giavazzi sono sicuramente persone competenti, ma da qui a dire che quello che esce dalla loro mente sia la verità assoluta ce ne corre. Voglio significare in sostanza che democraticamente si può anche dissentire dal loro pensiero. Tengo a precisare che non ho direttamente approfondito le loro teorie, ma mi riferisco solo a quello che è stato riportato in merito su questo blog. La contabilizzazione delle operazioni in denaro può essere semplicifata in estrema sintesi in entrate (incassi) e uscite (pagamenti). Quando si incassa il TFR, il relativo importo va registrato nelle entrate e quando (forse fra trent’anni) si incominceranno a pagare le prime piccolissime rate di restituzione sotto forma di pensione intgegrata ai lavoratori (fregati), quelle miserie, sufficienti probabilmente solo per comprarsi un pacchetto di sigarette al mese, saranno contabilizzate nelle uscite senza traumi alcuni per le casse dello Stato, in quanto saranno abbondantemente ancora coperte dalla rapina del TFR dei lavoratori di quel periodo.
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