da Vittorio Grondona – Bologna
Una RAI che decida di girare una fiction per accontentare un politico senza nemmeno pensare di compiere in proposito un’analisi di gradimento presso i suoi abbonati paganti. Una Rai che chieda interventi politici per non avere problemi di maggioranza. Una Rai che inventi un personaggio nuovo in una storia per potere assumere un’attrice raccomandata. Una Rai che collabori con l’opposizione per fare cadere il Governo in carica… Si potrebbe anche continuare… Secondo la mia personalissima opinione atti come questi sono il massimo di una cattiva gestione della cosa pubblica. A questo punto potrebbe venire il sospetto che anche altri settori di interesse generale, finanziati dalla collettività, esternalizzati o non, siano inquinati da azioni dello stesso tipo. La politica si comporta male e, candida come il sole si lamenta che le sue criticabili azioni, peraltro già venute alla luce non si sa bene come, siano divulgate dai media, i quali sono invece obbligati a farlo per compiti istituzionali. Non sono per niente d’accordo con Bertinotti che trova scandalosa la pubblicazione delle intercettazioni a prescindere. Per lui sono tutte cattive. Che vuol dire Bertinotti, che è lecito delinquere in segreto in nome della privacy? Possiamo benissimo fregarcene degli amori dei politici, ma non di atti che contengano palesi sospetti addirittura di intrighi per ribaltare governi.
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