da Vittorio Grondona – Bologna
Non ci crederete, ma io ero sicurissimo che prima o poi Bertinotti non ce l’avrebbe fatta a starsene zitto. Il PRC per coerenza ha ingoiato il rospo in tante occasioni rimanendo fedele alla coalizione come del resto aveva promesso. Nonostante questo, altri microscopici rospi si sono ingoiati il governo e così il programma elettorale non è stato attuato come stabilito. Ero fiducioso del governo che si era formato anche col mio piccolo contributo (voto), ma presto avevo capito che con l’andazzo intrapreso sarebbe stato difficile arrivare bene alla fine della legislatura. La sinistra (vera) ha provato più volte a spronare l’esecutivo, anche duramente per metterlo in careggiata, ma l’opportuna iniziativa è stata vanificata da un paio di partitini ballerini, che quando sono in molti per stare larghi potrebbero benissimo riunirsi dentro una cabina telefonica, e quindi purtroppo tutto sta andando storto. Tirando però le conclusioni generali, l’attuale governo è ancora almeno mille volte migliore per il bene sociale di quello precedente delle destre, ignobilmente pesonalizzato. Dare la colpa a Bertinotti, che non ce l’ha con Prodi come ad arte si vuole far credere, ma che ha solo constatato il fallimento del programma del centro sinistra, è davvero il risultato di una cieca osservazione politica, ben organizzata di parte per pianificazioni politiche future che vorrebbero eliminare ogni difesa alla classe lavoratrice.
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