da Giorgio Goldoni
Fu il boicottaggio mondiale che obbligò il Sud Africa ad abolire l’apartheid nel 1991. Oggi c’è un paese chiamato Arabia Saudita che non discrimina le razze, ma i sessi. Le donne saudite non possono votare, guidare, essere curate in ospedale o viaggiare senza il permesso scritto di un “guardiano” di sesso maschile. Non possono studiare le stesse cose che gli uomini studiano e a loro sono proibite certe professioni. A loro vengono negati molti dei diritti che un tempo erano negati ai neri in Sud Africa. E l’Arabia Saudita fu uno dei sostenitori dell’abolizione dell’apartheid. L’ultraortodossa interpretazione saudita dell’Islam pretende una rigorosa separazione dei sessi. Qualche governo ha condannato debolmente l’Arabia Saudita, ma possiamo star certi che quest’ultimo paese parteciperà alle prossime olimpiadi come se nulla fosse. Due pesi e due misure? Certo, dal momento che in quel paese ci sono le più grandi riserve di petrolio della terra. (SEGUE OLTRE LE 500 BATTUTE)
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