da Gianni Guasto
Se non fosse un’insopportabile stronzata, l’idea di ingaggiare Veronica Lario nel PD potrebbe essere catalogata come puro dadaismo. A parte il fatto che mi piacerebbe che i leaders del partito che mi accingerei a votare (sempre che nel frattempo mi rimanga la voglia di votare) usassero le loro generalità anagrafiche astenendosi dagli pseudonimi, mi chiedo se la bella signora porterebbe con sé anche il giornale di proprietà, con tutto il Direttore incluso.
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