da Emilio Pierini
Non capisco perché in un paese in cui i signori Sergio D’Elia, ex esponente di Prima Linea, condannato a 30 anni di reclusione per banda armata e concorso morale in omicidio (poi ridotti) e Roberto Del Bello anch’egli ex appartenente alle Brigate Rosse e condannato per concorso in omicidio, seppur pentiti, possano diventare rispettivamente Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati e Segretario del Sottosegretario del Ministero dell’Interno On. Francesco Bonato, ci si stupisca ancora di un terrorista in libertà vigilata, (mai pentito) che compie rapine in banca nelle quali non ci scappa il morto perché la pistola si inceppa. I signori D’Elia e Del Bello, con i loro Curriculum Vitae, non sarebbero idonei a partecipare a nessun concorso della P.A.- Noi li facciamo sedere nelle stanze del potere. Tutto il resto è fisiologica conseguenza…
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