da Pier Franco Schiavone
Sulla Birmania ho una testimonianza simpatica e drammatica di una suora che ho conosciuto a Phnom Penh in un struttura Salesiana. La suora è una veneta magra come un chiodo, bianca come il latte, dagli occhi celesti, di una simpatia irresistibile. (…) ci ha detto: per due anni i militari hanno tentato di cacciarmi perché quel luogo, ricco di gas, interessava ai Russi per costruirvi un aeroporto. Ho resistito ma hanno fatto terra bruciata intorno, invece di cacciare me hanno cacciato la gente del villaggio, così mi sono ritrovata in un deserto ed ho dovuto cedere. Me ne sono andata e lí vicino adesso c’è un aeroporto ma mi hanno detto che sta sprofondando nel terreno paludoso. A quel punto il viso di suor Giovanna si è illuminato, e portando la mano sinistra sull’avambraccio destro, ha aggiunto: Tié! Dio esiste!
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