da Antonio Leonforte, Roma
Il fiume di denaro dell’otto mille che ha cominciato a riempire le casse della CEI dal 1990 ha finito per trasformare la Chiesa in un centro di potere equivalente (sia per modus operandi che per quanto riguarda i costi per la collettività) a quello politico. Quattro miliardi di euro all’anno, dei quali appena il 20% destinato ad opere di carità e/o di valore sociale. Il restante 80% ingoiato dal semplice sussistentamento del clero e delle strutture ad esso funzionali. Uno scandalo oggi trattato da un articolo a mio parere equilibrato e ben scritto di Curzio Maltese, su Repubblica.
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