L’Onda degli studenti voleva travolgerla. Ma al primo test, il voto alla Sapienza, l’Onda è stata travolta. Ministro Maria Stella Gelmini, gli studenti sono con lei?
“I ragazzi hanno capito che è ora di cambiare e voltare pagina. Hanno capito che la sinistra difende lo status quo”.
Ha votato solo il 10 per cento degli aventi diritto…
“Credo sia un campione rappresentativo”.
Nel frattempo il suo “gradimento” è sceso da 42 a 37.
“Quando si fanno scelte di cambiamento si paga sempre un prezzo. Credo però che la maggioranza degli italiani approvi le mie riforme”.
Ha detto: “Il governo Berlusconi è un governo di sinistra”.
“Perché crede nel cambiamento e aiuta i ceti più deboli come dimostrano i provvedimenti sulla social card e sull’aiuto alle famiglie. E poi la detassazione degli straordinari”.
La detassazione degli straordinari favorisce le aziende.
“Favorisce l’occupazione”.
Favorisce gli occupati.
“Favorisce i lavoratori. E poi la scuola. Molti si affannano a difendere la scuola pubblica ma poi mandano i figli alla privata. Io voglio una scuola pubblica di qualità per tutti. Anche per chi non è ricco”.
L’accusano del contrario, di voler distruggere la scuola pubblica per favorire quella privata.
“E’ una sciocchezza. La finanziaria evidenzia un contenimento della spesa nella scuola pubblica come nella privata”.
I tagli…
“Tagliamo sprechi, spese inutili, doppioni. E investiremo nell’edilizia, nei laboratori, nella formazione degli insegnanti. Il 30 per cento dei risparmi andrà agli insegnanti, secondo un criterio di merito”.
I tagli lei li ha trattati con Tremonti?
“Certamente”.
Cosa gli ha strappato?
“2 miliardi di euro”.
Esempi di tagli?
“Abbiamo il doppio dei corsi di laurea che hanno i Paesi europei. 5500 corsi di laurea, 170 mila insegnamenti, 320 sedi distaccate…”
Ne cancelliamo la metà?
“Almeno un 30 per cento delle sedi distaccate andrebbe eliminato”.
E i corsi di laurea?
“Di metà potremo fare a meno”.
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