da Gino Roca
Per salvare molte vite basta togliere i semafori. Ma va? Detta così sembra una battuta. E pure di dubbio gusto. E invece sta andando così. In Germania, dove a Bohmte i semafori li hanno tolti per davvero. Il sindaco e la giunta comunale hanno deciso di affidare le vite dei concittadini nelle mani dell’ingegnere olandese Hans Mondermann, una sorta di Copernico degli incroci. Lui la sua idea rivoluzionaria l’aveva già sperimentata a casa sua, in Olanda, dove nella città di Drachten oltre ai semafori ha fatto togliere anche i marciapiedi. Risultato? Una carneficina? Manco per niente. Esattamente l’opposto, una sorta di elisir salvavita che ha segnato un brusco abbassamento degli incidenti stradali. A suffragio della bontà dell’intuizione dell’ingegner Mondermann c’è la decisione dell’Unione Europea che s’è detta pronta a finanziare l’iniziativa. Sono impazziti? Assolutamente no. Soprattutto se si pensa che oltre il 70 per cento degli incidenti avviene in città con costi paurosi per la sanità. Ma perchè senza semafori dovrebbe andare meglio? Il ragionamento è semplice: in mancanza delle lucette verdi rosse e gialle la sicurezza degli automobilisti dipenderà dai loro comportamenti. In poche parole: se vorranno portare a casa la pelle saranno costretti, ad ogni incrocio, a rallentare e guardarsi intorno perchè non sarà più una luce a salvarli. Da noi ci sarebbero anche effetti collaterali. Tipo: niente semafori niente lavavetri e mendicanti. Se poi si arrivasse ad abolire anche i marciapiedi qualche sindaco avrebbe pure risolto il problema delle mignotte.
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