da Paola Altrui, Roma
Mettiamola così: l’adulterio con annesso consumo di stupefacenti in una camera d’albergo è faccenda che attiene alla vita privata e, come tale, riguarda solo l’interessato; però è un dato di fatto che sempre più esponenti di partiti che si distinguono per la loro furia moralizzatrice si facciano cogliere in flagranza mentre disattendono i principi morali e gli stili di vita che vorrebbero imporre per legge ai cittadini. Come elettrice, la loro incoerenza non mi turba affatto: non voterei mai, comunque, per i sostenitori a oltranza della “famiglia tradizionale” o per i detrattori di qualunque battaglia di civiltà sgradita a Santa Romana Chiesa; mi aspetto, però, che da ora in poi siano rumorosamente spernacchiati in ogni occasione nella quale si permetteranno di pontificare sul primato della morale, pubblica e privata.
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