da Dario Morelli
Gentilissimo Claudio, il primo numero di Playboy mi ha causato un tracollo della libido. Innanzi tutto per il tentativo inqualificabile di accreditare Berlusconi come l’Eroe del Sesso, avvalorato dall’osceno “sondaggio” che lo vedrebbe leader più sexy insieme a Obama (non vorrei mai conoscere il campione di depravate interpellato dalla redazione) e, purtroppo, anche dalla sottilissima, quasi impalpabile ironia del Suo articolo. Ma ciò che mi ha ammosciato di più, e per giunta a tradimento, è stato quel proditorio «il nostro amico Vladimir Putin» allegato ai capezzoli della modella russa Inna Popenko.Con questa mia tengo a precisare che se Berlusconi è il più amato dalle donne sono contento di essere un uomo, e soprattutto che Putin sarà pure amico vostro, ma se io lo incontro per strada non lo saluto e cambio marciapiede.
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