da Muin Masri
La giornata non doveva essere stata per niente facile e così Giorgio, prima di arrendersi al meritato sonno, pensava: “se alla fine di questa infinita marcetta Sabelli Fioretti arriva a casa, io dove sto andando? Da nessuna parte!” Ma per fortuna l’ora tarda e la stanchezza non gli hanno lasciato il tempo necessario per riflettere a fondo. Il mattino successivo Giorgio aveva un vago ricordo di un fondamentale pensiero sospeso tra la realtà e il sogno. Si è avvicinato dubbioso a Claudio: “posso farti una domanda?”. “No, Giorgio, ti prego, niente domande personali, questi erano i nostri accordi”. Giorgio, perplesso, ha ripreso la sua marcia verso l’ignoto e ha pensato ad alta voce: “in fin dei conti che cosa serve una casa senza amici?”. Ma si sa, CSF ama fare il duro e ha accennato un piccolo sorriso di schiena quando ha sentito Giorgio urlare correndo: “aspettami matto!”
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