da Giorgio Goldoni
Sono bastate poche ore ai media internazionali per incolpare- guarda, guarda- Israele del collasso palestinese. La società palestinese ha passato l’ultima decina di anni a celebrare i kamikaze suicidi ed è divenuta vittima dei propri impulsi nichilistici, raccogliendo ora i frutti di quanto lo stesso Arafat aveva seminato, terrorismo e negazione della democrazia e della libertà. La Striscia di Gaza è ora anche nominalmente – oltre che de facto – una delle basi terroriste più grandi del mondo e non farà che aumentare il pericolo per noi e il resto del mondo civilizzato . Israele si trova ora praticamente accerchiata da fondamentalisti islamici finanziati dall’Iran, a Gaza e nel sud del Libano. L’Iran stesso ricorda sempre più l’irresistibile ascesa hitleriana del 1938, con lo stesso miserabile spettacolo di stati democratici europei incapaci di una reazione vigorosa all’Islamofascismo di Ahmadinajad, e magari col desiderio inconfessabile che Bush e Israele cancellino in tempo la minaccia di un olocausto nucleare dalle conseguenze imprevedibili.
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