da Alessandro Ceratti
L’avversione agli OGM dipende da un’altra di quelle paure viscerali e ingiustificate che sono così comuni tra gli ambientalisti. Se qualcuno ha visto com’era il granturco che coltivavano gli Aztechi nel ‘600 è rimasto senz’altro impressionato dalla trasformazione che ha subito quella pianta attraverso selezioni genetiche assolutamente “naturali”. La pannocchia allora era grande si è no una decina di cm e con qualche decina di grani mentre ora è di circa 30 cm con centinaia di semi. Il tutto senza che nessuna diabolica multinazionale ci mettesse il becco. La varietà di grano duro che stiamo usando in Italia per produrre la pasta (qualunque marca di pasta) è stata ottenuta negli anni ’50 con un mutazione causata artificialmente da un bombardamento radioattivo. Da quella data milioni di italiani hanno mangiato i loro sacrosanti spaghetti senza particolari problemi di salute.
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