da Vittorio Grondona – Bologna
Ovviamente la lavandaia che si prende l’ultima parola sono io. Lei, caro Bruno Stucchi ha proprio delle conoscenze nei quartieri alti. La foto che avevo inviato io infatti non è stata pubblicata e la sua invece si. Peccato, perché se l’avesse vista si sarebbe accorto in un attimo che la divisumma della sua foto non è la più “vecchia” di età, ma è la famosissima Divisumma 24, calcolatrice meccanica da tavolo – design: Marcello Nizzoli, 1956. Antica sì, ma molto più recente della Divisumma 14, prima macchina calcolatrice meccanica al mondo ad eseguire le quattro operazioni – design: Marcello Nizzoli, 1948. Naturalmente l’Olivetti ha creato altre divisumme. L’ultimissima, la più recente quindi, si chiama Divisumma 18, ed è guarda caso una calcolatrice elettronica da tavolo – design: Mario Bellini, 1973. E pensare che la deludente politica che ci troviamo fra i piedi ha quasi completamente cancellato dalla faccia della terra una gloriosa casa all’avanguardia nell’innovazione dell’elettronica mondiale, dandola miseramente in pasto al capitalismo senza capitale.
Pur nella certezza che la semplice spiegazione della più pura casualità (frutto di tempo e/o mezzi a disposizione) nella scelta delle immagini pubblicate non potrà trovare accoglienza alcuna, e che quindi è del tutto inutile qualsiasi tentativo in merito, tuttavia abbiamo cercato e pubblichiamo la preziosa immagine.
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