da Vittorio Grondona – Bologna
In una democrazia ammalata come è diventata quella italiana, dove i deputati sono eletti da una manciata di dirigenti politici, trovo squallidamente giusta, ma nello stesso tempo molto pericolosa, la ventilata drastica riduzione della quantità dei parlamentari. Che senso ha infatti una caterva di sissignore? In una vera democrazia, come quella che era stata auspicata dai Padri Costituenti, trovo invece giustissimo che i numero dei parlamentari resti fissato in quello che la nostra bellissima Costituzione aveva con cognizione di causa stabilito all’origine: 630 alla camera e 315 al senato.
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