da Silvia Palombi
Eccomi trasformata in un ranocchio raffreddato e prudente (nel sensoche mi prude quasi tutto) dopo tre giorni di campagna lacustre, dove ipollini la fanno da padrone fuori stagione senza una goccia d’acqua damesi che ne spiaccichi qualcuno per terra. Gora, borgo antico sopraLezzeno che sta sopra a Bellano, nel centro del lago di Como, tuttofiorito un mese prima e l’orto solo vangato mentre la temperatura èquella che prelude al rosso dei pomodori e al viola delle melanzane,con i ceppi superstiti di insalata e prezzemolo 2006 che in assenza dineve e freddo stanno quasi andando in canna. Ho ripulito il cortile eil giardino senza smettere di sternutire, la peonia è ormai sfiorita,gli iris tutti scoppiati, la rosa gialla spampanata e le altre chestanno lì lì, ho fatto i carciofi alla romana scialando con lamentuccia rigogliosa come una felce. Fa impressione, da fastidio, nonfunziona, non quadra, suona male. Volevo dirvelo.
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