da Claudio Urbani, Roma
E’ innegabile, per il PD in Abruzzo, un 13% di perdita di consensi deve far riflettere e molto. Ma è il raddoppio dei consensi dell’IVD di Di Pietro che deve indicare la via, la via di una opposizione forte e decisa e di parole dure, delle proprie e vere “scarpate”. Chi ha vinto non ha molto da gioire, se non la poltrona conquistata con un voto al disotto del 50%, una perdita del 4% di consensi dalle recenti politiche, quindi di fatto una minoranza. Anche il consiglio regionale con 19 seggi contro 17 dell’opposizione. Il vero vincitore è Di Pietro, per il nano di Arcore è peggio di una sonora sconfitta, l’ennesima da questo uomo, che sarà rozzo quanto si vuole, ma sino a prova contraria, l’unico che Berlusconi non ha potuto comprare – ricordate il ministero a suo tempo offerto? – ed è solo per questo l’astio con cui lo combatte. Un astio che è un onore, una “scarpata” che ancora bruci e si vede arrivare ogni giorno.
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