da Biagio Coppola
Le imprese americane comprerebbero con poca spesa Telecom Italia grazie alla struttura della catena di controllo che è il vero punto debole e che ha impedito alla azienda di crescere e che ora la penalizza definitivamente. Telecom,occorre dirlo,rischia una ulteriore fase di stallo e di incertezza con pericoli di spacchettamento. E risulta, poi, eloquente l’attenzione che tutti i soggetti interessati, a partire dalle banche, continuano a rivolgere esclusivamente all’acquisizione di Olimpia e non al resto della platea azionaria. Non va neanche sottovalutata la dimensione internazionale di questa trattativa rispetto alla quale c’è il rischio di uno svuotamento del patrimonio tecnico e professionale dell’azienda insieme all’incertezza che ancora permane sugli assetti regolatori della Rete.Appare positivo ma, ahimè, in ritardo il giudizio critico che singoli ministri hanno espresso rispetto alle decisioni di Pirelli di trattare con AT&T e American Movilas. Sono mesi che il Governo ha deciso di non intervenire direttamente e quando lo ha fatto, come da ultimo ancora il Presidente del Consiglio, è sembrato dare un avallo preventivo alle decisioni poi assunte dall’azionista di riferimento. Il sangue versato, e che c’è di sicuro, al quale alludeva Grondona è quello dei lavoratori che stanno pagando sulla propria pelle queste manovre che arricchiscono i soliti noti.
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