da Paola Altrui, Roma
La mia disavventura con Tele2 ha inizio il 17 gennaio scorso, quando sottoscrivo via internet un pacchetto forfettario (telefonia + ADSL). Due giorni dopo, ritenendo più conveniente una diversa offerta della stessa compagnia, chiamo il Servizio Clienti e vengo invitata ad inoltrare una nuova richiesta previo recesso dalla precedente, operazione che compio seduta stante. Da allora sono trascorsi oltre due mesi: il contratto con Tele2 è operativo per la sola parte “voce”, ed ho dovuto effettuare decine di chiamate al Servizio Clienti per sollecitare l’attivazione dell’ADSL – preclusa, secondo gli operatori, dalla “procedura di recesso in corso” (recesso da cosa, se prima non avevo l’ADSL e Tele2 non me l’ha mai attivata?).Per sbloccare la situazione sono stata costretta ad inoltrare un reclamo scritto, preannunciare la richiesta di indennizzo prevista dalla carta servizi e minacciare la risoluzione del contratto per inadempimento. Forse, verso metà aprile – trascorsi ormai tre mesi dalla richiesta di attivazione – il problema verrà risolto. Non mi sembra che lo spauracchio della concorrenza incentivi gli operatori telefonici nostrani ad una maggiore efficienza: vorrà pure dir qualcosa.
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