da Paolo Beretta
Corruzione, concussione, abuso d’ufficio, tangenti, turbativa d’asta, appalti truccati… “Nel Pd non c’è posto per i disonesti”. Almeno uno sbotto d’orgoglio c’è stato. Dall’altra parte, con ben di peggio all’attivo, silenzio di tomba. D’altro canto è comprensibile: dovessero uscire i disonesti, si svuoterebbe il partito, leader in primis.
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