da Federica Pirrone, Milano
L’arrivo della blastocisti in utero attiva il riconoscimento materno della gravidanza, fondamentale per non confonderla con un corpo estraneo e non scatenarle contro il sistema immunitario. Questo avviene perché l’embrione invia segnali chimici specifici per avvisare che viene in pace; non vuole fare del male, vuole solo impiantarsi. Dunque, il pre-embrione comunica, come può, ma comunica. Nelle specie politociche, l’impianto crea onde di contrazione che scoraggiano le altre blastocisti ad impiantarsi vicino. Nelle specie selvatiche c’è l’annidamento differito: l’embrione si impianta solo quando le condizioni sono idonee (es, in primavera). Ma allora, quelle cellule sono davvero prive di autocoscienza (o di anima, per chi crede)?
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